Ogni corpo è un libro

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Ogni persona è un insieme di più parti: la pelle, i muscoli, le ossa, ma anche i pensieri, le emozioni, i sentimenti. Il corpo parla con la mente e uno può avere effetti sull’altro, sia positivi che negativi.

Sono Claudia Borrelli e mi occupo di Medicina Tradizionale Cinese, Massoterapia e Ginnastica Posturale. Spesso durante le sessioni di trattamento mi raccontano ad esempio: “Mi sono arrabbiata e dopo pochi secondi ho sentito la mia solita contrattura sul trapezio”, oppure “Ero agitato per l’esame che dovevo fare e poco prima della sessione, ho iniziato a sentire lo stomaco un po’ indolenzito, il respiro corto e non ti nego che un po’ avevo la sensazione di svenimento a causa della paura”.

Questi sono solo alcuni avvenimenti che hanno un seguito sul corpo e sono situazioni ben precise che richiamano emozioni e sentimenti ben definiti.

Tuttavia, siamo nel nostro corpo tutti i giorni e spesso viviamo momenti che non catturano la nostra attenzione e che non si manifestano in modo cosí palese. Situazioni più anonime segnano comunque un percorso e tracciano una via ben precisa. Qui, ancora di più, entriamo in gioco noi in modo attivo.

IN CHE MODO POSSIAMO PRENDERCI CURA DI NOI?

Con una migliore percezione di noi, di come stiamo, di come ci sentiamo e quindi capendo di cosa abbiamo bisogno per stare meglio. Evitando, quindi, di ignorare quello che ci dice il corpo, perché spesso lui lo sa e ce lo comunica prima ancora che venga razionalizzato dalla nostra mente.

Il corpo ad esempio è a conoscenza dello stato di contrattura dei suoi muscoli, di quali parti stanno accusando di più lo stato di malessere.

La nostra piú grande forma di rispetto verso il nostro corpo è quella di ascoltarlo, rispettarlo e di ringraziarlo per l’immenso lavoro che fa ogni giorno. Cosa aspettiamo a dedicargli del tempo?

  • Tempo per un buon massaggio,
  • per un bagno caldo,
  • per una camminata nel verde,
  • per un’attività sportiva,
  • per fare dello stretching,
  • per respirare,
  • per nutrirlo di cibo sano e buono,
  • per fargli sentire le vibrazioni di una buona musica,
  • per donargli pensieri leggeri e gioiosi,
  • per una gita fuori porta che attraverso i nostri occhi ci fa vivere luoghi ed esperienze nuove.
  • Ed anche tempo per smettere di fornirgli informazioni e situazioni che incrementano lo stato di malessere.

In questo modo, acquisiamo maggiore consapevolezza e diventiamo più abili e più attenti nel riconoscere quello che ci nutre rispetto a ciò che ci toglie qualità di vita.

QUANDO MENTE E CORPO STANNO BENE

Coltivare abitudini migliori per noi è un percorso che va fatto su misura. I primi risultati del nostro benessere si iniziano a vedere con delle modificazioni, a partire  dal colorito della nostra pelle anche senza andare ai tropici a Dicembre, fino a  migliorare lo stato infiammatorio del nostro corpo.

Quando, si iniziano a vedere i primi risultati abbiamo una riduzione di quei dolori che coinvolgono tutto il nostro corpo e che spesso impattano negativamente sulle nostre giornate. Dalle articolazioni, al dolore muscolare generico senza una causa precisa, fino allo stato di malessere che si riflette anche sulla lucidità mentale.

Diminuisce il livello di stanchezza e lo stato di irritabilità. Diventiamo quindi più tolleranti verso noi stessi e verso tutto ciò che ci circonda. Allo stesso tempo siamo in grado anche di scegliere e selezionare chi e cosa fa parte del nostro mondo intorno a noi.

COME POSSIAMO FARE TUTTO QUESTO NELLA PRATICA?

Una delle mie frasi è “ impostiamo obiettivi piccoli e fattibili”. Per comprendere il o i motivi del nostro malessere spesso serve affidarsi a figure esperte del corpo e della mente e fissare un primo incontro, che sia di massoterapia, di fisioterapia, di coaching, di ginnastica posturale. Poi il lavoro continua nel proprio quotidiano.

Le persone mi chiedono esplicitamente “Cosa possono fare per stare meglio quando sono a casa o sul luogo di lavoro rispetto al mio problema?”  In questo caso consiglio di fare degli esercizi idonei alla persona che mi fa la domanda, altre volte  consiglio di modificare delle abitudini, sempre nel rispetto della persona e sulla base degli obiettivi che si vuole raggiungere.

Chi inizia a prendersi cura di sé, diventa soggetto attivo del proprio benessere e ogni obiettivo diventa raggiungibile, dunque sarà possibile impostare una progressione per un continuo miglioramento.

Il tempo e la ripetizione permetteranno lo sviluppo di una sempre maggiore consapevolezza del proprio star bene, anche in tutti i piccoli gesti della giornata: per sedersi e alzarsi dalla scrivania, dal tavolo da pranzo, dal divano e dalla macchina, ad esempio.

Concludendo, auguro a noi tutti che il nostro corpo diventi un buon libro!

Articolo a cura di Claudia Borrelli per DDNstudio.

Claudia Borrelli è esperta di Medicina Tradizionale Cinese, Massoterapia e Ginnastica Posturale.

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