I cambiamenti sono fatti di momenti, ci sono i momenti del fare e quelli del non fare. I momenti del non fare sono i momenti della calma, quelli in cui si resta. Restare non vuol dire fermarsi; spesso le persone hanno paura di fermarsi o rallentare perché non ne sono abituate. Oggi corriamo e facciamo un sacco di cose contemporaneamente; corriamo anche quando non serve, ma tutti intorno a noi vanno veloci e in un certo senso veniamo contagiati da una frenesia sociale che ci scollega dai nostri bisogni reali. Servono competenze e abilità non solo per il fare, ma anche per riflettere rallentando quando serve.
I momenti della calma sono coccole per le nostre decisioni importanti. La fretta, la frenesia, l’istinto a volte vanno messi in pausa per assaporare e vivere fino in fondo i nostri miglioramenti.
I cambiamenti avvengono lungo il loro percorso. Se non ci fermiamo mai a chiederci come stiamo andando, dove stiamo andando, come stiamo, il rischio è di perderci il bello del viaggio.
Il rischio è di fare fare fare e non godere più dei risultati di quel fare. Arriviamo talvolta anche a odiare i successi raggiunti perché siamo esausti e ci perdiamo il bello che c’è.
Recuperiamo il potere della calma
Ti voglio parlare del potere della calma, un potere che anche io ho scoperto lentamente e col tempo. Te ne voglio parlare in un’ottica di cambiamento perché la calma può essere uno strumento alleato del nostro successo.
La calma è un’esperienza mentale che nel nostro vivere quotidiano è diventata quasi un tabù, qualcosa di difficile da conseguire. A volte non ne vediamo neanche più l’utilità a furia di essere abituati ad un multitasking frenetico che ci fa sentire efficienti ed efficaci nel fare tantissime cose una in fila all’altra o addirittura contemporaneamente.
Ci illudiamo di fare e pensare diverse cose contemporaneamente, ma non le facciamo cosi bene come se riuscissimo a farle una alla volta. E voi vi chiederete: cosa è possibile fare oggi con calma e attenzione esclusiva? Quasi nulla, stiamo perdendo la capacità di concentrarci e di porre un’attenzione eccellente alle cose, quell’attenzione che porta cambiamenti eccezionali.
E ci chiediamo come fare a mantenere la concentrazione alta e il focus sui nostri obiettivi.
È impossibile se non si impara prima il potere della calma, se non si impara a prenderci quei momenti in cui si fa silenzio fuori e dentro di noi.
Cambiare crea scompiglio, fa rumore, mette in discussione certezze e convinzioni. Richiede capacità di ricalcolo dei piani, lucidità e creatività, pensiero positivo. Per generare tutto questo serve la calma perché se pensiamo sempre e solo al fare e ci aspettiamo che la calma sia lo scopo finale, rischiamo di vederla troppo lontana e irraggiungibile. La calma deve accompagnare i nostri cambiamenti, i nostri momenti del fare.
Sono sempre stata affascinata dal potere del silenzio, il silenzio mentale e interiore anche quando la tua vita è un gran casino e la tua testa sta scoppiando di idee, pensieri e ragionamenti di tutti i tipi.
Beh è proprio in quei momenti che va sviluppato il tuo potere della calma. Ascoltati e ascolta il tempo che hai attorno. Non devi fare tutto oggi, non correre se non ne hai bisogno, ascolta le tue esigenze, quello che provi, come ti senti.
Pratica il potere della calma, il silenzio
Per questo ti suggerisco una pratica che faccio anche io. La chiamo il momento di sana solitudine.
So che è difficile in una quotidianità fatta di tanti stimoli, rumori, notifiche, richiami della tua attenzione più o meno manipolatori, ma non è impossibile e se ne inizi a vedere i benefici, non potrai farne più a meno.
Trova uno spazio in cui sei a tuo agio, può essere in una stanza o all’aperto. Puoi restare fermo/a o muoverti, camminare ad esempio. Io spesso il mio momento di sana solitudine lo vivo proprio camminando all’aria aperta con gli occhi al cielo.
Insomma, crea il tuo setting ideale, chiudi gli occhi se preferisci. Crea il tuo silenzio mentale, quello spazio dove far depositare lentamente su un letto morbido tutti i tuoi pensieri. Il silenzio mentale interiore è essenziale per rientrare in contatto con te. È come una sosta per la tua mente per riprendere poi a funzionare in maniera più efficace. Prova a farlo ad esempio dopo una giornata di lavoro intensa o dopo un lungo momento di studio in cui hai immagazzinato molte informazioni o quando hai quella sensazione di confusione mentale che ti dà l’idea di perderti dei pezzi o non ricordare le cose. Siamo fatti per conoscere, apprendere e interiorizzare. Permettiamo a questi passaggi di prendersi tutto il tempo che serve loro.
La calma generata dal silenzio è un’esperienza che va ricercata e allenata. Se sentiamo di avere un po’ perso il contatto profondo con noi stessi, dobbiamo cercare di rieducarci alla calma. Lo si può fare con la meditazione ad esempio oppure come ti sto suggerendo qui, con un po’ di silenzio dentro e fuori di te. I nostri successi, le nostre vittorie, il nostro benessere dipendono anche dalla calma con cui li accompagniamo.
Per una buona pratica della calma bastano 20/30 minuti al giorno di silenzio dentro e fuori di te.
Prenditi quei minuti, non usare il cellulare, non parlare e non emettere nessun rumore. Entra nel flusso dei tuoi pensieri e lasciali scorrere.
I risultati possono essere sorprendenti e influenzare positivamente tante nostre abilità come l’empatia, la gestione dei conflitti, il problem solving, la creazione di obiettivi. Tutti strumenti utili e potenzianti per i nostri cambiamenti.
La calma ci rende felici
Proviamo anche solo a pensare di esprimere ciò che vogliamo cambiare. Se cerchiamo di farlo nella frenesia che spesso ci circonda, ci viene difficile, siamo scollegati da noi, non guardiamo neanche in faccia la persona a cui li stiamo raccontando a volte e quel che è peggio è che non ce ne rendiamo conto.
Quando cerchiamo di uscire da un problema, di superare o allargare le nostre aree di comfort, quando c’è qualcosa che ci fa male o pensieri che non ci mollano, siamo ingoiati da uno tsunami di eventi che pensiamo di non poter governare. Il silenzio e la sua calma sono la reale medicina, quella medicina che non spegne il cervello, che non lo tiene a bada. Non siamo fatti per farci domare o per tenerci a bada, siamo nati col diritto alla felicità, non scordiamocelo.
Non c’è pensiero peggiore di quello che ti porta a dire che non si può fare nulla, che è troppo tardi per provarci, che ormai non è più tempo per cambiare.
Quando si cerca di costruire una via per il cambiamento, freni e limiti sono facili da incontrare. Per superarli serve l’intelligenza e l’intelligenza per svilupparsi e crescere ha bisogno di calma, ascolto e, silenzio. Da questa intelligenza dipendono poi le nostre decisioni, il nostro senso di orientamento in quella confusione mentale, la capacità di distacco dagli eventi esterni e la capacità di pensare che non siamo parte di quegli eventi.
La calma e il silenzio mentale sono alla base dei processi creativi, sono la via, accanto a quella del fare, attraverso cui vediamo cose che ancora non esistono, come il nostro futuro e la nostra versione migliore che il cambiamento porterà.
Lungo questa via, lungo il percorso dei cambiamenti, dobbiamo imparare a godere delle vittorie interne che solo un viaggio con delle pause di sana calma può mostrarci. Capiterà di vivere delle delusioni, capiterà di incontrare persone che non soddisfano le nostre aspettative, capiterà di frequentare ambienti che non ci valorizzano. La calma, in questi casi, ci fa vedere ciò che è in nostro potere per cambiare le cose. Non focalizziamoci solo sui risultati finali, sulla meta, sull’arrivare. Se ci facciamo guidare dalla fretta, dal nervosismo, dall’idea di non voler fallire, veniamo divorati dall’ansia, dalle preoccupazioni, dal senso di colpa.
Piuttosto calmati e crea il silenzio che ti serve. La calma e il silenzio visti in questo modo sono delle forme di detox per la mente, delle pratiche di buona salute oltre ad essere strumenti per il cambiamento e la concentrazione.
Fai pratica del tuo silenzio e della tua calma; fallo per ricaricarti, per farti ispirare e ritornare a una buona quiete, lucidità, fiducia in te e agilità mentale.
Con questo stato d’animo poi, solleva lo sguardo, guarda ai cambiamenti che vuoi fare accadere e continua il tuo viaggio.
Debora De Nuzzo (Consulente benessere, Formatrice, Mindset Coach. Founder DDNstudio)