La commissione europea ha dichiarato che il 2023 sarà “Anno europeo delle competenze”. L’obiettivo è migliorare il livello di competenze per sfruttare appieno il potenziale dei lavoratori e favorire il passaggio da un posto di lavoro all’altro. Ma quali saranno i trend protagonisti della formazione professionale 2023?
Il Futuro della Formazione Professionale, i temi sollevati dai lavoratori
Per comprendere quali saranno i temi della formazione che caratterizzeranno il 2023, è necessario partire dai contenuti più importanti messi in rilievo dai lavoratori.
A tale proposito Page Group, società di ricerca e selezione del personale, ha chiesto a oltre 1000 professionisti in Italia che cosa sarà veramente importante per loro a livello lavorativo nel 2023. Il 57% vorrebbe uno stipendio più alto, il 54% darebbe priorità a un migliore work-life balance, il 31% gradirebbe maggiore sicurezza, il 30 % vorrebbe sentirsi più apprezzato e valorizzato. Inoltre il 28% dichiara di aspettarsi benefit aziendali e programmi di wellbeing, mentre il 30% vorrebbe progetti più sfidanti. Dunque, per la maggior parte dei lavoratori un maggior benessere, riconoscimento, possibilità di formazione e uno stipendio più alto fanno davvero la differenza.
Il Futuro della Formazione Professionale: i trend del 2023
Tra il 2021 e il 2022 abbiamo sentito molto parlare di fenomeni come “quiet quitting” o “great resignation”. Essi riguardano una vera e propria crisi del modello organizzativo tradizionale, che ha creato uno spaccato tra vecchi e nuovi modi di intendere il lavoro. Inoltre, hanno messo in rilievo come l’attenzione al benessere e alla comunicazione siano decisive per aumentare la retention e la produttività dei lavoratori.
Secondo le ricerche del settore, nel 2023 si parlerà di un modo di fare formazione basato su sostenibilità, accessibilità, competenze digitali, gender equality e benessere personale . Dunque, ci sarà l’esigenza di una formazione più democratica, sia nelle tematiche, sia negli strumenti, in grado di adattarsi ai bisogni dei dipendenti. Proprio per questo tra i temi più rilevanti che emergeranno in questo nuovo anno ci saranno lo sviluppo delle soft skill e dei modelli di leadership in grado di migliorare , attraverso la formazione, le capacità comunicative e non solo.
Il Futuro della Formazione Professionale: i nuovi talenti tra Millennials e Gen Z
Quando si parla di generazione Z e di millenials, si parla spesso di una forza lavoro più “illuminata”, non più disposta a sacrificare felicità e tempo libero per un lavoro che non soddisfa. Un’attitudine al lavoro nuova, che richiede un dialogo costruttivo tra generazioni e un ripasso del significato di meritocrazia.
La consapevolezza in questo caso è che per attrarre i talenti è necessario avere un’affinità di valori, oltre a un’etica personale e globale. Parole come flessibilità, inclusione e sostenibilità acquisiscono un peso specifico importante, in grado di stabilire un allineamento con l’etica delle nuove generazioni, che sceglieranno le aziende in linea con i propri valori. In questo nuovo spazio di dialogo è necessario offrire una proposta formativa in grado di creare una comunicazione sempre più orizzontale.
In un mercato del lavoro definito spesso “fluido” e in continuo movimento, è importante per le aziende poter offrire dei percorsi di formazione in grado di migliorare le competenze più richieste dal mercato del lavoro e dai lavoratori.
Questo permette di porre una particolare attenzione all’attraction e alla retention dei talenti. Per fare ciò è necessario costruire dei percorsi formativi tarati sulle specifiche esigenze dei dipendenti e sul loro benessere , con lo scopo di costruire senso di appartenenza e fiducia.
E la tua azienda come sta organizzando la formazione professionale per questo 2023?

Articolo a cura di Luana Sacchetto per Debora De Nuzzo Studio