Oggi sentiamo parlare sempre più spesso di alimentazione, in termini di prevenzione e cura di molti disturbi e patologie. Come tutte le terapie, viene presa in considerazione per lo più quando ci sono dei sintomi da risolvere e si trascura invece il ruolo che riveste nella prevenzione e nel mantenimento di uno stato di benessere.
In questo articolo vediamo insieme qual è il ruolo dell’alimentazione in un contesto lavorativo.
“Fa che la medicina sia il tuo cibo e che il tuo cibo sia la tua medicina”
Diceva Ippocrate, in un tempo lontanissimo, il 400 a.C.
Questa frase ormai è talmente diffusa da passare quasi inosservata. Ippocrate è ritenuto il padre della medicina eppure dopo i veloci progressi della medicina occidentale, la scoperta dei farmaci e di tecniche di diagnosi e cura sempre più avanzate, gli stessi medici hanno ritenuto marginale il ruolo dell’alimentazione.
Quando mi sono laureata io, nel 2009 – un tempo non molto lontano, molti dei medici che ci facevano lezione consideravano il ruolo dell’alimentazione solo nella diabetologia e nelle problematiche connesse all’equilibrio glicemico.
Te lo racconto perché nel frattempo moltissima strada è stata fatta in poco più di 10 anni. Un periodo di tempo in cui il campo della nutrizione ha assistito a un aumento di interesse e di studi scientifici che hanno confermato il suo impiego in tanti altri campi che vanno ben oltre la sfera del diabete.
Oggi il ruolo dell’alimentazione comincia a essere sempre più riconosciuto fra i professionisti del campo. Forse ancora poco fra le persone, che hanno magari ancora la percezione della “vecchia” e limitata nutrizione accademica basata per lo più sulle calorie, un mito che ho sfatato in questo articolo.
La relazione fra l’alimentazione e la produttività
L’alimentazione, nella sua visione più ampia e costruttiva, è in realtà uno strumento molto importante dove tu sei protagonista delle tue scelte. Scegliere un’alimentazione sana, variata, seguendo le diverse stagionalità ti garantisce un supporto fondamentale alle tua salute e al tuo benessere.
Non solo: anche nella produttività e nella performance sul lavoro.
La funzione del cibo è quella di nutrire e supportare le nostre funzioni organiche: grazie a esso, continuiamo a garantirci carburante e pezzi di ricambio per le nostre cellule, insieme ai fattori che prendono parte ogni giorno nelle reazioni biochimiche del nostro metabolismo.
Fra queste, c’è anche l’elaborazione cognitiva, la concentrazione e la creatività che ogni giorno ci troviamo a utilizzare nel nostro lavoro.
Un cibo poco nutriente risulta un carburante scadente per il nostro organismo.
Questo avviene perché un cibo che si rivela difficile da metabolizzare nel nostro corpo, va a rallentare tutta la funzionalità dell’apparato digerente. Questo, essendo al centro del nostro corpo, è anche quello che utilizza più energia per funzionare.
Questo è il motivo principale se, dopo il pranzo, hai dei cali della concentrazione e della performance: accade perché l’organismo è troppo impegnato a digerire quello che hai mangiato, al punto da non riuscire più a dare energie al resto del corpo, fra cui il cervello.
Tre domande per riflettere sul ruolo della tua alimentazione
Per concludere questo articolo, ti invito a mettere a fuoco una delle tue giornate lavorative, e a domandarti: c’è un momento o una fascia oraria in cui senti più energia? Dopo la digestione, noti un calo della tua concentrazione? Qual è il momento della giornata in cui senti di avere meno energia?
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Articolo di Veronica Pacella (Nutrizionista olistica e Life coach) per DDNstudio.