ARCHITETTURA DELLE SCELTE

Tabella dei Contenuti

Come lo spazio che ci circonda influenza i nostri comportamenti?

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Che cosa si intende con l’espressione ARCHITETTURA DELLE SCELTE?

Architettare le scelte significa indurre il decisore/l’utente a scegliere una determinata opzione attraverso l’uso di determinati stimoli, detti PUNGOLI (in inglese, nudges, dal verbo “to nudge”, pungolare).

Anche se non ce ne rendiamo conto, siamo costantemente circondati da stimoli che ci spingono in maniera potente verso determinate scelte piuttosto che altre: può trattarsi di elementi presenti nell’ambiente (es. rosso = pericolo) oppure indicazioni provenienti da altre persone (es. molti cercano di ridurre gli sprechi = anche io cerco di ridurre gli sprechi).

L’obiettivo dell’architettura delle scelte è sfruttare questo naturale meccanismo di influenzamento per creare ambientiche aiutino i soggetti a prendere decisioni in maniera più efficace, a non commettere errorie a prendere decisioni più salutari.

Chi è l’architetto delle scelte?

L’architetto delle scelte è la persona che progetta l’ambiente nel quale il decisore dovrà compiere la scelta. L’architetto può intervenire nella costruzione degli spazi, nella scelta dei colori, dell’arredo e degli strumenti: i pungoli (gli stimoli) possono assumere le forme più diverse.

UNA DELLE PRIME APPLICAZIONI DEI PUNGOLI: LA DISPOSIZIONEDEI CIBI IN UNA MENSA

Gli architetti delle scelte hanno cercato di influenzare le decisioni degli utenti alterando la posizione dei cibi lungo il percorso dall’ingresso alla cassa (più in alto o in basso, più vicino o lontano, all’inizio o alla fine), selezionando utensili diversi per prendere i cibi (pinze, cucchiai), posizionando messaggi pubblicitari, strutturando i menù.

I risultati sono stati positivi: gli utenti hanno modificato le loro abitudini finendo per mangiare meglio.

DI SEGUITO IL LINK AD UN VIDEO IN CUI SI SPERIMENTA L’UTILIZZO DI PUNGOLI PER INDURRE LE PERSONE AD UTILIZZARE LESCALEPIUTTOSTO CHE L’ASCENSORE:

CLICCA QUI!

Funziona?

La NOVITA’ NON sta tanto nel MEZZO, MA nel FINE.

Tramite l’uso di meccanismi di feedback, strutturazione delle scelte, previsione degli errori, è possibile aumentare la probabilità che gli utenti di un ambiente adottino determinati comportamenti desiderati da chi progetta l’ambiente stesso.

Da dove nasce lo studio dei pungoli?

Dal libro “Nudge: la spinta gentile” di Richard Thaler e Cass Sunstein, due ricercatori, psicologi, economisti. Il testo ha suscitato l’interesse di altri studiosi che hanno proseguito il filone da loro inaugurato.

Lo studio dei pungoli come supporto per i decisori è ancora agli inizi, ma i primi risultati sono stati molto promettenti. Inoltre, se guardiamo al campo del marketing ci rendiamo subito conto che si tratta di una strada già conosciuta da tempo: packaging, disposizione dei prodotti, grafiche pubblicitarie, non sono altro che pungoli progettati per indurre determinati comportamenti di acquisto nel consumatore.

Il governo britannico ha istituito il Behavioural Insights Team, un gruppo di giovani ricercatori reso noto dalla stampa come “la squadra dei pungoli”: il loro scopo è architettare campagne per la promozione di abitudini alimentari più sane, la tutela dell’ambiente e la gestione più attenta delle finanze familiari.

I PUNGOLI SONO POTENTI, STRATEGICI ED ECONOMICI

Spesso sono sufficienti accorgimenti estremamente modesti dal punto di vista economico per ottenere risultati significativi.

L’efficacia dipende dalla capacità dell’architetto delle scelte di unire scienzae creatività.

Prima ancora che l’espressione “architettura delle scelte” fosse coniata, divenne esemplare il caso degli orinatoi dell’aeroporto di Schipol, Amsterdam: per incentivare gli uomini a prendere meglio la mira, su ciascuna ceramica fu disegnata una piccola mosca nera che fungesse da bersaglio. Si stima una riduzione delle fuoriuscite indesiderate fino all’80%.

E’ importante tenere presente che

MOLTI SONO ARCHITETTI DELLE SCELTE SENZA NEMMENO SAPERLO!

Non esistono ambienti neutri: quello che ci sta intorno ci condiziona sempre.

Chiunque sia responsabile dell’organizzazione di spazi e processi può influenzare in modo decisivo il modo in cui le persone li vivranno. Per questo è importante farlo con consapevolezza.

Thaler e Sunstein aprono il loro libro parlando di una sperimentazione condotta in una mensa: modificando la disposizione dei cibi e disponendo una serie di pungoli visivi, portarono gli avventori ad aumentare il consumo di alimenti sani rispetto ai cibi spazzatura.


Contributo di Filippo Galiero per DDNLife&Work un progetto di DDNstudio.

Architettura. Scienza. Creatività. Consapevolezza. Benessere della persona. Sono il cuore della vision di DDNLife&Work.

Si tratta degli elementi fondamentali del nostro approccio alla costruzione degli ambienti.


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